Alla Ferrari manca lo squillo finale. Problema di bilanciamento. Superabile prima del via…

La 24 ore di test del Bahrein chiarisce qualcosa, ma non toglie tutti i dubbi. La McLaren comincerà il Mondiale da favorita e dietro ci saranno tre scuderie molto vicine nelle prestazioni: Red Bull Mercedes e Ferrari.

Charles Leclerc di solito fa parlare gli occhi. Dal suo sguardo, dalla sua espressione, si capiscono molte cose. Quando si è presentato davanti alle telecamere, dopo aver concluso il suo lavoro (220 giri, 1190 km)  non sembrava il pilota più felice del mondo. L’impressione è che la SF-25 non gli abbia ancora dato le risposte che cercava. Un’espressione delusa, sintetizzata da una parola: bilanciamento. “Negli ultimi due giorni abbiamo fatto fatica con il bilanciamento”, la sua spiegazione.

Le condizioni meteo non hanno aiutato, la pista ha perso progressivamente grip con l’aumentare della temperatura che da mercoledì a venerdì è salita di oltre 10°.  “Preferirei aspettare prima di sbilanciarmi in un giudizio”, ripete Charles. Lo stesso concetto espresso da Fred Vasseur: “E’ troppo presto per dire se a Melbourne potremo puntare alla vittoria”. Il tempo per i ferraristi non è arrivato, né con Charles (ottavo con 1’30”811), né con Lewis (sesto con 1’30”345) che pure nel pomeriggio ci aveva provato con gomme fresche.

La mancanza di bilanciamento però non è il difetto più grave di una monoposto. È qualcosa che si può trovare lavorando, anche al simulatore. A Maranello saranno giornate di lavoro intenso fino a Melbourne.  Vasseur assicura: “I numeri sono quelli che ci aspettavamo, le sensazioni sono buone, ma non sappiamo in che condizioni hanno girato gli altri…”. Hamilton ha chiuso le prove in anticipo per un problema, totalizzando solo 161 giri in tre giorni. Prima di arrivare in Australia l’appuntamento è a Milano dove giovedì Unicredit organizzerà un grande show con i due piloti Ferrari in una mini pista nella zona di Piazza Castello.

Le 24 ore di test precampionato si concludono con la McLaren in pole, anche se alla fine il miglior tempo di giornata lo ha strappato George Russell (1’29”545) di 21 millesimi meglio di Max, mentre il miglio tempo dei tre giorni resta quello di Sainz di giovedì.

La costanza di Lando Norris nella simulazione di gara di giovedì ha impressionato tutti, nonostante Andrea Stella cerchi di nascondersi: “Mi aspetto un campionato ancora più compatto del 2024. Non necessariamente parleremo di top 4, ma magari dei primi 5 e primi 6”. Se la McLaren chiude in pole con Norris, più in palla di Piastri, dietro ci sono tre team abbastanza vicini nelle prestazioni.

Kimi Antonelli al suo debutto in Formula 1, si è portato a casa più di 1.200 km di esperienza e ha chiuso con il sorriso: “Come voto mi do un 7,5. Devo ancora capire bene la gomma, soprattutto quando si tratta del giro di qualifica perché la finestra in cui lavora la gomma è molto stretta. Dovrò saperla far funzionare per tutto il giro, non solo all’inizio”.  Tra quindici giorni a Melbourne, a 18 anni 5 mesi e 21 giorni diventerà il più giovane italiano a correre in Formula 1. Dovesse vincere uno dei primi due gran premi batterebbe anche il primato di Verstappen, vincitore più giovane della storia.

Share Button
umberto zapelloni

Nel 1984 entro a il Giornale di Montanelli dove dal 1988 mi occupo essenzalmente di motori. Nel gennaio 2001 sono passato al Corriere della Sera dove poi sono diventato responsabile dello Sport e dei motori. Dal marzo 2006 all'aprile 2018 sono stato vicedirettore de La Gazzetta dello Sport

Rispondi

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.